Partinico. La Bertolino presenta il progetto preliminare per la delocalizzazione.

Il progetto c’è, ma ancora non si può vedere. Eppure la conferenza stampa che informava dell’avvenuta presentazione s’è già tenuta. In data 29 novembre 2012. Le basi della nostra opera d’informazione devono quindi fondarsi, almeno per il momento, su un comunicato stampa fornito dal Comune di Partinico e su quanto dichiarato dall’ass. all’urbanistica, Vito D’Amico, visto che il sindaco Salvo Lo Biundo non s’è presentato, assente per impegni istituzionali, anche se qualche minuto più tardi si aggirava nei pressi del bar nei dintorni del palazzo di città. Per dirla in breve, le solite cose “alla partinicota”.

In ogni caso, stiamo parlando dell’ormai celebre delocalizzazione della distilleria Bertolino. Un iter iniziato sulla base della carta d’intenti approvata dal Consiglio Comunale. Entro 60 giorni il progetto di massima. Tra 120 giorni quello definitivo che, secondo quanto riferito in conferenza stampa, dovrà essere approvato dall’assise consiliare. Nel frattempo, l’amministrazione ha passato le carte agli uffici che le visioneranno e richiederanno eventuali integrazioni (questa è la motivazione per cui il tutto non è ancora visionabile). Ma sta anche trattando col Consorzio di Bonifica per la concessione all’azienda di una fornitura d’acqua pari a 30 litri al secondo. Una quantità d’acqua enorme che inevitabilmente sarà garantita a danno di qualche altra fornitura (come non pensare alle campagne del comprensorio partinicese?) e che non si capisce bene a cosa servirà.

Le informazioni fornite parlano di un nuovo impianto che continuerà a fare delle vinacce la propria materia prima (ma le famose biomasse dove sono finite?).

Si continuerà dunque a distillare, ma si produrrà anche energia termoelettrica per una potenza, si dice, non superiore ai 5 megawatt attraverso le vinacce esauste. In più per “eliminare gli odori molesti” (dunque sembra che finalmente nel palazzo di città ci si renda conto che attualmente la distilleria Bertolino molesta i cittadini di Partinico!) saranno previsti appositi contenitori per lo stoccaggio delle vinacce in cemento, ventilati e coperti. Come a dire che, riguardo al presente, si può pure chiudere un occhio.

Cosa uscirà però dalla futura canna fumaria non ci resta che sentirlo se e quando la nuova distilleria-centrale elettrica verrà costruita ed entrerà in funzione.

La nuova struttura dovrebbe sorgere in contrada Bosco Falconeria su terreni già di proprietà della sig.ra Bertolino. Niente espropri dunque usufruendo del criterio della pubblica utilità che il Comune aveva concesso. Almeno per il momento. Alla nostra domanda infatti viene risposto che “la ditta non esclude di volersi ampliare in futuro”. Già si parla del futuro del futuro.

Siamo soltanto all’inizio e non si sa se arriveremo alla fine di questa storia.

Ma, intanto, dall’amministrazione giungono dichiarazione festose. Il sindaco parla di “risultato storico”. L’assessore D’Amico rincalza la dose vantando la capacità di aver avviato con la titolare dell’industria “un dialogo senza pregiudizi”. Anche il consigliere Speciale parla di “un altro tassello che va a completare gli impegni del programma elettorale presentato alla città”.

Noi aspettiamo a festeggiare. Rinviamo il nostro brindisi a quando saremo sicuri di cosa sorgerà in contrada Bosco Falconeria. E soprattutto a quando la città di Partinico non dovrà più subire gli odori nauseabondi di una industria che, adesso, per bocca della sua titolare Antonina Bertolino, dichiara di voler “seguire l’indirizzo della volontà politica della città”. Una bontà d’animo che fino a poco tempo fa sconoscevamo. Complimenti, signora Bertolino!

By Ambrogio Conigliaro

Giornalista pubblicista, guida AIGAE ed esperto di educazione ambientale, nel 2005 fondo Il Vespro dopo aver collaborato per anni con Carini Oggi. Lavoro per Legambiente nella Riserva Naturale Grotta di Carburangeli.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.